La finanza è la porta del futuro e permette alla vita economica di guardare avanti e di svilupparsi nel tempo. La finanza raccoglie i risparmi delle famiglie e finanzia le attività produttive delle imprese: permette a entrambe di guardare avanti e di pianificare il mondo di domani. Non solo: combinando risparmio e investimento, la finanza realizza quella che Adam Smith chiamava "mano invisibile", ovvero l'armonia tra l'interesse del singolo a migliorare costantemente la propria situazione e l'interesse della collettività ad accrescere il capitale, la produttività e la ricchezza della comunità nel suo complesso. Senza finanza non ci sarebbero né produzione, né scambio, né lavoro, né innovazione. Poiché la finanza ha a che fare con la prosperità, con il risparmio, con la garanzia di possibilità future, non sorprende che le regole e le decisioni della finanza siano decisive anche per la tutela dell'ambiente.
Il problema, tuttavia, è che la finanza nella sua forma attuale rischia sempre di fallire il suo compito. Dovrebbe guardare lontano, invece spesso guarda vicino, inseguendo guadagni a breve termine. Dovrebbe essere prudente, invece oscilla tra la sregolatezza dei momenti di euforia e l'avidità delle crisi di credito. Dovrebbe proteggere e conservare, invece spesso sfrutta le risorse naturali fino all'esaurimento, mettendo a rischio l'equilibrio ecologico e la giustizia sociale. Paradossalmente, spesso sembra mancare il credito proprio per quegli investimenti di cui siamo tutti pronti a riconoscere la produttività a posteriori: istruzione, cultura, assistenza sanitaria preventiva, cura del territorio... Quante volte, anche di recente, di fronte alla violenza, alle malattie e ai disastri ambientali, ci siamo pentiti di non aver investito di più e prima in questi settori!
Questo accade quando il risparmio non è accompagnato da investimenti, ma dalla mera accumulazione di attività monetarie e finanziarie. Dobbiamo ricordare che il denaro risparmiato è una forma di ricchezza solo nella misura in cui consente di produrre di più in futuro. Domani saremo infatti più ricchi, non perché abbiamo più soldi, ma perché potremo acquistare più beni e servizi.
Modalità di svolgimento: 10 giugno - 10.30-12.30 - aula 302, via Celoria 20
Iscrizioni: max 60 persone
Durata: 2 ore
Lingua: ITA
Criteri di completamento: Partecipazione
Ore accreditate: 2h
Docente: Prof. Fantacci
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Finance is the gateway to the future, allowing economic life to look forward and unfold over time. Finance collects the savings of families and finances the productive activities of businesses: it allows both to look ahead and plan for the world of tomorrow. Not only that: by combining savings and investment, finance achieves what Adam Smith called the "invisible hand", i.e. the harmony between the individual's interest in constantly improving his situation and the community's interest in increasing the capital, productivity and wealth of the community as a whole. Without finance there would be no production, no exchange, no work and no innovation. Since finance has to do with prosperity, with saving, with securing future possibilities, it is not surprising that the rules and decisions of finance are also decisive for the protection of the environment.
The problem, however, is that finance in its current form is always in danger of failing in its task. It should look far; instead, it often looks close, chasing short-term gains. It should be prudent, but instead it oscillates between the profligacy of moments of euphoria and the greed of credit crunches. It should protect and conserve; instead, it often exploits natural resources to the point of exhaustion, jeopardising both ecological balance and social justice. Paradoxically, there often seems to be a lack of credit for the very types of investment whose productivity we are all prepared to acknowledge in retrospect: education, culture, preventive health care, care of the land... How often, even recently, in the face of violence, disease and environmental disasters, have we regretted not having invested more and earlier in these areas!
This happens when savings are not accompanied by investment, but by the mere accumulation of monetary and financial assets. We should remember that saved money is a form of wealth only to the extent that it enables more production in the future. Tomorrow we will indeed be richer, not because we have more money, but because we can buy more goods and services.
Mode of delivery: giovedì 6 marzo dalle 10 e 30 alle 12 e 30 in Aula 202, in via Celoria 18, Milano
Enrolment: In the classroom max. 60 people,
Duration: 2h
Language: ITA
Completion criteria: Attendence
Accredited hours: 2h
Teacher: Prof. Fantacci
